TERAMO – “Quel cantiere deve essere rimosso”. A parlare è lo stesso sindaco Maurizio Brucchi, che intende restituire al più presto ai cittadini teramani l’area del teatro romano. La prima tranche di lavori può dirsi conclusa, e, con molta probabilità, prima dell’apertura del secondo cantiere, quello che porterà all’abbattimento di palazzo Adamoli e palazzo Salvoni, funzionale al recupero del teatro romano, potrebbero passare diversi mesi. “Una volta conclusa la parte burocratica – spiega Brucchi – dovremo passare a quella progettuale”. Nel frattempo il sindaco ha tutte le intenzioni di far rimuovere l’antiestetica impalcatura. “Non si può più tollerare un cantiere del genere in un’area di valore storico-archeologico”, sottolinea il primo cittadino. Anche le pietre verranno spostate. “Abbiamo già individuato due siti (tra cui non c’è quello della Cona, ndr) dove collocarle, ma di questo vogliamo discutere prima con la Soprintedenza, con cui abbiamo fissato un incontro per la prossima settimana”, chiosa Brucchi. La terza ed ultima fase del recupero dell’area riguarderà la pedonalizzazione di via Paris.
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